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PAOLO MANTOVANI racconta l’esperienza del terremoto in Mantovanibenne.

L’impatto del terremoto è forte, immediato, ma quando le scosse finiscono impieghi del tempo a realizzare ciò che hai perso, cosa è accaduto a quello che hai costruito dopo anni di lavoro, 50 anni di lavoro.
Erano le 5 del mattino quando, dopo esserci assicurati che tutti stessimo bene, siamo venuti in fabbrica, perché questa è per noi come una seconda casa. Era ancora buio e continuavano ad avvertirsi delle scosse, si vedevano alcuni danni, i pannelli distaccati ma non si vedevano crolli importanti.

Che la situazione fosse ben più grave ce ne siamo accorti durante la giornata quando siamo entrati e ci siamo resi conto che c’erano problemi di stabilità rilevanti.
Ci siamo però anche resi conto che eravamo stati ben più fortunati di altri: al di là della strada c’erano aziende con strutture costruite 5 o 6 anni fa completamente rase al suolo.

Passati i primi momenti di inevitabile sconforto ci siamo subito messi all’opera.

Poi si sono verificate le scosse del 29, l’epicentro questa volta era a Mirandola e quindi le strutture sono state ulteriormente danneggiate, fortunatamente non abbiamo avuto né vittime né feriti. A questo punto c’è stata una settimana intera che possiamo definire di black out, con uffici e capannoni non agibili, transennati e pericolanti.

Questa settimana ci è servita per “rimetabolizzare” la situazione e studiare una strategia da mettere in atto.

Dopo 10 gg avevamo trasferito tutto il magazzino all’interno di uno stabilimento vicino a Modena.
Per i semilavorati invece ci siamo appoggiati ad artigiani della zona che ci hanno dato la loro disponibilità e presso i quali abbiamo potuto completare le lavorazioni mancanti.
Dopo 25 giorni posso dire che l’attività era ripresa totalmente, dal servizio di assistenza e ricambi alla consegna di nuovi prodotti grazie ai nostri stabilimenti all’estero e grazie agli stock che siamo riusciti a salvare.
Dopo le scosse operai e impiegati sono venuti in azienda, tutti hanno dato subito un’immediata disponibilità. Sono stati tutti eccezionali, hanno dato dimostrazione di essere persone splendide che hanno cercato di dare il loro contributo all’azienda in un momento di estrema difficoltà per tutti.

I clienti hanno subito fatto sentire la loro vicinanza, anche quelli che non conoscevo direttamente. Hanno chiamato, si sono offerti di venire ad aiutarci, ci hanno mandato i container per ricollocare gli uffici, un camper per la nostra famiglia, più che clienti sono amici…

Devo ammettere che in alcuni momenti mi sono anche commosso per tutte queste dimostrazioni di solidarietà.

Quest’anno l’azienda compie 50 anni: un importante traguardo, ancor più perché abbiamo la consapevolezza che saranno i nostri primi 50 anni ma che ne seguiranno tanti altri ancora…

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