All’indomani della forte scossa del sisma del 29 maggio 2012, i proprietari e i dipendenti, nonostante inevitabili momenti di sconforto hanno reagito con forza e determinazione. I nostri elettricisti si sono immediatamente messi al servizio dell’emergenza, rendendosi disponibili sia per gli interventi di allestimento ed impiantistica dei campi di accoglienza per i terremotati, che per le urgenze dovute ai gravi danni provocati dal sisma.
Essendo la sede inagibile gli uffici sono stati prontamente spostati nell’autorimessa dell’abitazione di uno dei soci titolari. In seguito sono stati allestiti nei pressi del capannone della sede, due container adibiti a magazzino e uno adibito ad uffici per poter gestire al meglio la richiesta da parte della clientela e dagli elettricisti.
Le problematiche principali dovute alla messa in sicurezza del nostro capannone, uffici e scaffali sono state causate dalla burocrazia, per le continue e repentine modifiche sulle normative da intraprendere, tanto da ritardare fino a dicembre il rientro in sede.
Buona parte del lavoro d’ufficio si è concentrata sulla produzione di documenti, richiesti dalle normative per ottenere il rimborso delle spese sostenute. A riguardo le banche con le quali operiamo si sono dimostrate disponibili, collaborative ed efficienti.
Nei momenti subito dopo il sisma lo spirito di collaborazione è aumentato, tanto che la società, in cooperazione con aziende operanti nei settori elettrico ed idraulico, ha contribuito alla creazione di una “rete d’impresa” allo scopo di coadiuvare la propria clientela nell’affrontare i problemi della ricostruzione o della messa in sicurezza dei propri capannoni.
Essendo la nostra società operante nel settore delle prestazioni di servizio, abbiamo riscontrato comunque un cospicuo incremento delle commesse e degli interventi finalizzati al ripristino degli impianti danneggiati e alla ricostruzione.