Il Salumificio Palmieri inaugura il nuovo stabilimento produttivo a poco più di un anno dal sisma 2012.
A 435 giorni dalla prima scossa di terremoto che ha colpito la provincia di Modena, il Salumificio Palmieri festeggia con orgoglio l’inizio di una nuova vita per l’azienda e le oltre 60 persone che, tra vecchi dipendenti e nuovi assunti, vi lavorano.
Una festa alla quale erano presenti tutte le persone che direttamente o indirettamente hanno partecipato alla ricostruzione: rappresentanti degli enti locali, forze dell’ordine e organismi di controllo; personalità di spicco dell’imprenditoria locale che si è dimostrata solidale fin dai primi momenti dell’emergenza; Alberto Nicolini, presidente della rete di imprese “Terre Mosse” nata da un’idea di Massimo Palmieri; le tante imprese coinvolte nel cantiere; rappresentanti delle banche che stanno accompagnando l’azienda nell’impegnativo progetto di rilancio, tra le quali Cariparma e Unicredit che hanno voluto contribuire alla realizzazione di questa giornata.
Come tante aziende del territorio colpite dal sisma, l’impresa familiare oggi guidata da Massimo Palmieri ha dovuto affrontare prima una situazione di assoluta emergenza e subito dopo l’incertezza del futuro. Nonostante la gravosa valutazione dei danni e la mancanza iniziale di ogni certezza, la scelta coraggiosa è stata quella di affrontare tutti gli investimenti necessari (12 milioni, su un fatturato di 20) per restare sul mercato e ricostruire al più presto uno stabilimento ancora più efficiente e competitivo del precedente.
Quanto ai lavori di ricostruzione, il forte radicamento nel territorio ha spinto la famiglia Palmieri a coinvolgere prevalentemente imprese del “cratere”: oltre il 90% delle aziende attive nel cantiere hanno sede in Emilia Romagna.
Mutuando il nome del prodotto più famoso del Salumificio Palmieri, la mortadella Favola, si può senz’altro dire che, dopo 435 giorni dal terremoto, “la favola continua…”
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